Anche le escort vanno in vacanza, ma il mercato del sesso è non stop

Nelle settimane centrali di agosto calano le "accompagnatrici": a Firenze -57%. Lo certifica il sito «Escort Advisor».

Anche le escort vanno in vacanza, ma il mercato del sesso è non stop
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Anche le escort vanno in vacanza, ma il mercato del sesso è non stop. Ferragosto, tempo di esodi, vacanze e relax. Tutti si concedono almeno un giorno di svago in estate proprio il 15 agosto, anche coloro che non hanno la fortuna di andare in ferie. Anche chi fa un lavoro particolare. Come le escort.

Lo certifica «Escort Advisor», il primo sito di recensioni di escort in Europa, che ha registrato un calo considerevole di attività da parte delle sex workers. Infatti, facendo riferimento ai dati rilevati nel 2018, in linea con l’andamento di quest’anno, si è registrate una media giornaliera di escort attive in Italia di 18.262 a giugno, di 19.150 a luglio, di 15.688 ad agosto. Rispetto a luglio, nel mese di agosto sono attive mediamente il 18% di escort in meno in Italia, questo calo si enfatizza ancora di più nella settimana di Ferragosto in cui arriva fino al 27%.

Prendendo ad esempio Roma si può riscontrare un calo del -52%, contando 1.856 escort in attività in media negli altri mesi, contro le 900 presenti a Ferragosto. Milano, stessa tendenza: -48% e si passa da una media di 1.694 escort, a 880. Addirittura Firenze conta un -57%, con una media di 688 escort annuali, contro le 294 ferragostine.

Le spiegazioni per questo calo sono molteplici. Le escort raccontano che scelgono di andare in vacanza proprio dal 15 agosto a causa della partenza di molti clienti, o perché in «tour estivo». Questo fenomeno si riferisce alla tendenza di molte sex workers di spostarsi dalla città di residenza abituale per lavorare nelle zone turistiche. Altre, invece, preferiscono stare nelle loro zone, poiché cala anche la concorrenza e si tende a lavorare di più con coloro che non partono per le ferie. D’altro canto, anche gli habitué del sesso a pagamento si prendono un attimo di pausa, vuoi perché impegnati con le famiglie in vacanza, vuoi perché lontani dalla città di residenza abituale. Sta di fatto che il sito ha registrato un calo del 24% di utenti collegati tra luglio e agosto.

La situazione in zona

Per quanto riguarda i Comuni del Chianti e della Valdelsa, sono 27 le escort presenti sul sito «Escort Advisor», quasi tutte donne e un trans. Il travestito, non proprio giovanissimo, riceve a Bagno a Ripoli. Per le ragazze, invece, come sempre, la parte del leone la fa Poggibonsi, con ben 21 escort «recensite». Due, invece, operano a Colle di Val d'Elsa e una a Gambassi Terme, a Barberino e a Impruneta. Anche se, a dir la verità, le tariffe (da 50 a 200 euro) sono più da prostitute che da escort-accompagnatrici.

Dati allarmanti

I dati forniti da «Escort Advisor» dovrebbero far sorridere, o magari far arrabbiare qualcuno, perché non bisognerebbe «pubblicizzare» certe cose. Il problema, però, è un altro. E senza tirare in ballo le case chiuse o trovare il modo di tassare chi fa il mestiere più vecchio del mondo. Il problema è che in Italia si stima che operino 60mila prostitute, poco più della metà sulle strade, le altre che ricevono a a casa o che vanno anche a domicilio. Un terzo, 20mila donne, «lavora» grazie a Internet, si pubblicizza su diversi siti con tanto di foto discinte e numero di telefono.

Un altro dato che dovrebbe far riflettere è il numero dei clienti, che sarebbero addirittura, in un anno, 9 milioni. Anche se in realtà tra questi ci sono molti «recidivi», nel senso che molte persone sono habitué del sesso a pagamento.

Un business che genera un giro d’affari miliardario, addirittura 4 miliardi di euro l’anno. Molti dei quali finiscono nelle mani della criminalità.

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